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TRAVAGLIATO: Nel circondario travagliatese non mancano inoltre molte cascine tipiche della Pianura Padana, case coloniche, antiche edicole sacre e scorci di campagna, intervallati da boschetti, condotti per l'irrigazione, strade vicinali e piccole chiesette.
Confina con i comuni di Ospitaletto, Cazzago San Martino, Castegnato, Rovato, Torbole Casaglia, Berlingo e la sua frazione Berlinghetto, Lograto, Roncadelle.
Il nome del comune segnala la presenza di tre strade, o più semplicemente come aggettivo Travagliato, di difficile realizzazione.Per i veneziani della Serenissima il comune era Travaleado poi Travajado e adesso Travagliato.
La città fu un vicus varius comprovato dai documenti del periodo medioevale anteriore al Mille, nei quali si leggono i nomi di Treviade e di Tiviado. La parte iniziale dei nomi (Tre, Tri) è una contaminazione dal latino tres (= tre), o inter (= fra), e può dimostrare che il paese è sorto alla confluenza di vie vicinali, o fra vie vicinali. La parte terminale ade (= ado), nell'alto medioevo si dava a tutti i paesi di origine rurale. Il cambio del nome da Treviade in Travaleado è visibile dai documenti del XIV secolo.
BERLINGO: Il territorio di Berlingo comprendente, oltre al borgo principale, anche la frazione Berlinghetto che sorge a soli 800 metri dal capoluogo, si stende nella parte più settentrionale della zona dei fontanili, di cui è ricco e che alimentano numerosi canali di bonifica.
Le origini degli insediamenti si fanno risalire ad un pagus di origine romana, mentre il toponimo, sicuramente di epoca posteriore, si spiega con varie ipotesi. Oltre a quella morfologica che fa derivare il suffisso ing come tutti quelli in eng a origini gote o longobarde, se ne presentano altre due: secondo la prima il nome sarebbe la corruzione della parola “labirinto” che in tempi remoti indicava luoghi di proprietà Calini, secondo l’altra, adottata dal Gnaga, si associa il nome a “berlengum”, termine con cui, in tempi remoti, si indicava un campo adibito a funzione specifica di cui si è perso il significato.
Nell’alto medioevo il territorio venne legato alla pieve di Trenzano, mentre il domino feudale fu affidato a proprietà religiose: il vescovo di Brescia, i monasteri di S. Faustino e di Rodengo. Col tempo queste proprietà passarono nelle mani di grandi famiglie feudatarie o possedenti, quali gli Emili, i Ducco e, soprattutto, i Calini i quali, nel corso del ‘600 costituirono la villa Berlingo che aveva un giardino–labirinto.
Più tardi dominarono i marchesi Piovanelli della Santella e, soprattutto, per più lungo tempo, i Martinengo. Le proprietà religiose, prima, e feudali, poi, avviarono e svilupparono la bonifica dei terreni e la costruzione delle cascine che, data la non vasta estensione dei territori, sorsero in minor numero in campagna e maggiormente entro gli stessi nuclei urbani di Berlingo e di Berlinghetto.
Fra quelle rurali sono notabili la cascina Martinenga, a Berlinghetto, dalla marcata struttura a corte chiusa con importante casa patronale, e la cascina Piovanelli, dai portici notevoli per le colonne in marmo, che sorge nella località della Santella Mora, dove sono raggruppate diverse corti.
Compravenduto
Pubblicazione dati sul compravenduto
tipologia | mq | bagni | locali | prezzo | distanza |
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4 locali | 110 | 0 | - | € 115.000 | 4 km |